ARCHIVIO MEMORIALE
L’archivio della scrittura diaristica e memoriale è gestito dal MEDA e si pone l’obiettivo di raccogliere la documentazione disponibile relativa a diari privati, lettere, racconti biografici e autobiografici, memorie di altro tipo, frutto della scrittura spontanea e non letteraria, con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia.
La conservazione di tali memorie rappresenta un’importante occasione di documentazione della vita, della mentalità, delle condizioni sociali di persone di diverse epoche e di diversi contesti sociali che in modo diretto e spontaneo ne hanno lasciato testimonianza, rappresentando, per così dire, una sezione immateriale delle raccolte del Museo MEDA.
La vita narrata in modo diretto e immediato nei documenti dell’Archivio memoriale spesso intreccia fatti, personaggi, eventi rilevanti della storia nazionale e costituisce una risorsa documentaria utile per lo studio e la conoscenza a diversi livelli (esistenziale, sociale, antropologico) degli intrecci e delle dinamiche sociali, economiche e civili dei gruppi e delle comunità locali.
Tra i documenti già presenti si segnalano in particolare i diari, come quello di Rosa Citro (1930-1980) in cui la donna attraverso il vivido racconto della propria vita riesce a far emergere le difficili condizioni delle donne nella prima metà del Novecento e oltre. Del pari interessanti sono le diverse lettere di mariti che sono costretti a partire per il Nord, per un impiego o un lavoro, e che soffrono la lontananza dalla famiglia.
Il catalogo dell’Archivio memoriale è liberamente accessibile da questa pagina e consente agli utenti ricerche articolate in base a diversi parametri (autore, epoca, soggetto, personaggi, ecc.), mediante l’uso di specifici filtri disponibili da PC.
A partire da un piccolo nucleo originario, la raccolta viene incrementata con la concessione di materiali da parte di chiunque voglia contribuire: da questa stessa pagina, tramite un apposito form si possono inviare all’Archivio MEDA scritti e documenti, anche in forma riprodotta, che vengono poi analizzati, classificati e resi disponibili online oltre che conservati presso il Museo stesso.