La nuova pubblicazione MEDA che riscrive la storia di Aquilonia

Con la fine del 2022 il Museo Etnografico di Aquilonia ha dato alle stampe un nuovo volume della collana “I Quaderni del Museo”. Il libro si intitola “L’Abbazia ritrovata: San Leonardo De Carbonaria”, ed è frutto delle approfondite ricerche storiche del professor Dario Ianneci. Come ben illustra il sottotitolo della pubblicazione, questa ricerca storica va “alle radici della badia di San Vito”, un luogo profondamente inscritto nel retaggio del paese di Aquilonia, già chiamata Carbonara fino al 1862.

Un luogo, due santi

Attraverso una analisi minuziosa delle fonti, infatti, il professor Ianneci ha trovato la soluzione a ben due enigmi che riscrive profondamente la storia del nostro territorio. Da un lato, non si comprendeva come mai la badia di San Vito, centro spirituale della comunità, non fosse presente nelle fonti storiche prima del XVII secolo, sebbene l’edificio fosse indubbiamente databile a un’epoca precedente. Dall’altro lato, da decenni ci si interrogava sulla localizzazione di un altro importantissimo centro ecclesiastico che, seppure riportato in molte fonti storiche, era impossibile individuare: l’abbazia di San Leonardo. Con il proprio lavoro, poi condensato in questo volume, Dario Ianneci dimostra dettagliatamente come la “scomparsa” abbazia di San Leonardo e la badia di San Vito siano in realtà lo stesso luogo, che ha mutato dedica devozionale nel corso dei secoli.

Una scoperta che riscrive la storia locale

La scoperta è, per il territorio, della massima importanza. Essa dimostra infatti come, nei secoli passati, Carbonara rappresentasse un importante centro economico lungo le vie di comunicazione e scambio. La presenza di un’abbazia significa infatti che attorno al fulcro devozionale esisteva anche tutto il complesso sistema economico-produttivo che caratterizza storicamente questi luoghi. In altre parole, attorno a quella che oggi è “solo” una badia, si sviluppava una realtà molto più complessa che intrecciava relazioni sociali, economiche e politiche anche assai rilevanti. Basti citare il fatto, presente nelle fonti, per cui il re Carlo d’Angiò soggiornò proprio in questa abbazia durante i suoi viaggi.

L’individuazione dell’abbazia di San Leonardo de Carbonaria in corrispondenza dell’attuale badia di San Vito, dunque, riscrive la storia non solo per l’avvicendarsi devozionale dei due santi, ma amche per le vicende di potere ed economiche dell’intero territorio circostante, ridisegnando per Carbonara un ruolo cruciale. Essa spiega inoltre anche le risultanze archeologiche emerse pochi anni fa in occasione dei lavori di restauro della badia, con elementi architettonici databili molti secoli addietro, finora in maniera enigmatica.

Un valore scientifico riconosciuto dal Ministero della Cultura

Il valore storico-scientifico della ricerca che Dario Ianneci ha pubblicato in questo nostro volume è stato riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Cultura. Infatti, attraverso la Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali, il Ministero ha concesso al MEDA un contributo per la pubblicazione di questo volume, nell’ambito di un Avviso pubblico che richiedeva come criterio di finanziabilità proprio l’alto valore scientifico della pubblicazione proposta.

Il volume “L’abbazia ritrovata: San Leonardo de Carbonaria” è disponibile presso il nostro Museo. Certamente un volume imperdibile per tutti gli appassionati di storia, di Mezzogiorno, e sicuramente per tutti gli aquiloniesi e gli emigrati che vogliano conoscere i percorsi e le vicende che hanno costruito la nostra comunità.

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