Innumerevoli erano le attività ludiche e ricreative praticate per puro diletto, con cui ragazzi e ragazze, giovani ed adulti si baloccavano, facevano chiasso, si distraevano, gareggiavano, socializzavano, prendevano qualche spasso, si distraevano e passavano creativamente o in ozio il tempo libero da impegni scolastici e non e dalle fatiche dei campi.
Si trattava di divertimenti e svaghi, quasi sempre di gruppo e di azione, realizzati in competizione, senza l’uso di oggetti o con l’aiuto di qualche oggetto o attrezzo.
- Giochi per ragazzi: corsa, saltacanale (zombacanàle), “moscacieca” (hatta cecata), “ai quattro cantoni”, “rimpiattino” (Paulo, iésce), “trentuno salvatutti”, “scaldamani” (mane, mane rosse), scivolo (sciula), indovinelli, “guardie e ladri”, “lo schiaffo”, “il tòcco o la conta” (preparatori ad altri giochi), “tira orecchie”; capriole (scazzatrómbele), capriole volanti (sorretti da un adulto), “la carriola”, “l’uomo nero”, “la bandiera”, “il braccio di ferro”; fingere di radere la barba ai piccoli sfregandogli il viso con la propria barba ispida, dondolo ed altalena.
- Giocattoli per ragazzi: cerchio di ferro con guida (lu fréno), palla di pezza, palla di gomma, aquilone, aeroplani di carta, trampoli, trottola (‘ngurl), carro armato, schioppo e trottola ricavati da un rocchetto; cerbottana (scucchiarúlo), zucca trasformata in teschio, treccia di giunchi, lippa (màzzele), fischietti, flauti e zampogne di canna o sambuco, armonica a bocca, telefonino (con fondi metallici di lumini collegati da un filo), volàno con racchette, cerchio con bacchette di legno, fionda, “freccia”, arco e frecce, balestra di salice (valèstro), fucile di canna, “šcòcca” (per il lancio di piccole pietre), bocce di legno, bocce piatte di pietra o di laterizio, tombola, dama.
- Giochi per ragazze: girotondo, “le belle statuine”, filastrocche, indovinelli, canti, scaldamani, “acqua-fuoco”, “mazza-bubú”, scioglilingua, “Madama Doré”, “Ambarabà, cicì cocò”, “O che bel castello”, La campana (la settemana); far cadere dalle mani giunte un anello o un sassolino o una nocciola nelle mani di un’altra ragazza; giocare a fare la nonnina, a svolgere faccende domestiche, a gestire una bottega; dondolo, trampoli ed altalena.
- Giocattoli per ragazze: corda per il salto, trampoli, carrozza, monopattino, triciclo, cavallo a dondolo, altalena (scarecavàsce), dondolo (‘ndròndele), “pupa di pezza”, palla piena di crusca, palla di pezza, palla di gomma, pallina sospesa ad un elastico, “jò-jò”, telefonino, pallina per minigolf, trottola, filo da manovrare con le dita delle due mani per dar luogo a figure geometriche (la cammisa re lu sórge).
- Divertimenti per giovani:
- il ballo (soprattutto perché consentiva l’incontro con l’altro sesso, raro e difficile nel passato): si ballava in famiglia, in occasione di nozze, del Carnevale e della “rottura della pignatta” (la prima domenica di Quaresima), accompagnati da un organetto (più raramente da una chitarra o da un mandolino) o da un semplice grammofono a manovella. Non c’erano maestri di ballo e ciascuno imparava da sé le tarantelle, le quadriglie, le polke, le mazurche e lo “scandaloso” tango. Chi vi eccelleva era notato dalle ragazze ed acquistava fama di “dongiovanni” paesano;
- la corsa, semplice, a gambe legate (a salti), a schiena contro schiena, con il braccio destro legato al sinistro di un altro; nei sacchi, con la candela accesa, con un cucchiaio tra i denti, contenente un uovo o una patata; sull’asino, con bidoni di acqua legati al basto;
- la rottura della pignatta, le maschere di Carnevale; mangiare e bere o prendere con la bocca una moneta, avendo le mani legate dietro la schiena; staccare con i denti un caciocavallo appeso ad un palo o sospeso ad un filo di ferro;
- l’albero della cuccagna: bisognava arrampicarsi lungo un alto palo, liscio ed insaponato, in cima al quale erano appesi salumi, salami e formaggi, che sarebbero stati assegnati a chi li avesse toccati per primo (per riuscirci piú facilmente, alcuni sistemavano lungo le cosce, per una maggiore presa, delle lamiere bucherellate;
- il braccio di ferro e la lotta libera.
- Svaghi per adulti: scommesse, morra, tòcco, canti e cori, braccio di ferro e giochi con le carte: briscola, calabresella, “frúsce e premèra”, scopa, scopone, sette e mezzo, stoppa, solitario, tressette, tressette a perdere, bocce, “passatella” (patróne e sótta).