Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia

Giochi, giocattoli e passatempi

Games, toys and recreation

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Innumerevoli erano le attività ludiche e ricreative praticate per puro diletto, con cui ragazzi e ragazze, giovani ed adulti si baloccavano, facevano chiasso, si distraevano, gareggiavano, socializzavano, prendevano qualche spasso, si distraevano e passavano creativamente o in ozio il tempo libero da impegni scolastici e non e dalle fatiche dei campi.

Si trattava di divertimenti e svaghi, quasi sempre di gruppo e di azione, realizzati in competizione, senza l’uso di oggetti o con l’aiuto di qualche oggetto o attrezzo.

  • Giochi per ragazzi: corsa, saltacanale (zombacanàle), “moscacieca” (hatta cecata), “ai quattro cantoni”, “rimpiattino” (Paulo, iésce), “trentuno salvatutti”, “scaldamani” (mane, mane rosse), scivolo (sciula), indovinelli, “guardie e ladri”, “lo schiaffo”, “il tòcco o la conta” (preparatori ad altri giochi), “tira orecchie”; capriole (scazzatrómbele), capriole volanti (sorretti da un adulto), “la carriola”, “l’uomo nero”, “la bandiera”, “il braccio di ferro”; fingere di radere la barba ai piccoli sfregandogli il viso con la propria barba ispida, dondolo ed altalena.
  • Giocattoli per ragazzi: cerchio di ferro con guida (lu fréno), palla di pezza, palla di gomma, aquilone, aeroplani di carta, trampoli, trottola (‘ngurl), carro armato, schioppo e trottola ricavati da un rocchetto; cerbottana (scucchiarúlo), zucca trasformata in teschio, treccia di giunchi, lippa (màzzele), fischietti, flauti e zampogne di canna o sambuco, armonica a bocca, telefonino (con fondi metallici di lumini collegati da un filo), volàno con racchette, cerchio con bacchette di legno, fionda, “freccia”, arco e frecce, balestra di salice (valèstro), fucile di canna, “šcòcca” (per il lancio di piccole pietre), bocce di legno, bocce piatte di pietra o di laterizio, tombola, dama.
  • Giochi per ragazze: girotondo, “le belle statuine”, filastrocche, indovinelli, canti, scaldamani, “acqua-fuoco”, “mazza-bubú”, scioglilingua, “Madama Doré”, “Ambarabà, cicì cocò”, “O che bel castello”, La campana (la settemana); far cadere dalle mani giunte un anello o un sassolino o una nocciola nelle mani di un’altra ragazza; giocare a fare la nonnina, a svolgere faccende domestiche, a gestire una bottega; dondolo, trampoli ed altalena.
  • Giocattoli per ragazze: corda per il salto, trampoli, carrozza, monopattino, triciclo, cavallo a dondolo, altalena (scarecavàsce), dondolo (‘ndròndele), “pupa di pezza”, palla piena di crusca, palla di pezza, palla di gomma, pallina sospesa ad un elastico, “jò-jò”, telefonino, pallina per minigolf, trottola, filo da manovrare con le dita delle due mani per dar luogo a figure geometriche (la cammisa re lu sórge).
  • Divertimenti per giovani:
  • il ballo (soprattutto perché consentiva l’incontro con l’altro sesso, raro e difficile nel passato): si ballava in famiglia, in occasione di nozze, del Carnevale e della “rottura della pignatta” (la prima domenica di Quaresima), accompagnati da un organetto (più raramente da una chitarra o da un mandolino) o da un semplice grammofono a manovella. Non c’erano maestri di ballo e ciascuno imparava da sé le tarantelle, le quadriglie, le polke, le mazurche e lo “scandaloso” tango. Chi vi eccelleva era notato dalle ragazze ed acquistava fama di “dongiovanni” paesano;
  • la corsa, semplice, a gambe legate (a salti), a schiena contro schiena, con il braccio destro legato al sinistro di un altro; nei sacchi, con la candela accesa, con un cucchiaio tra i denti, contenente un uovo o una patata; sull’asino, con bidoni di acqua legati al basto;
  • la rottura della pignatta, le maschere di Carnevale; mangiare e bere o prendere con la bocca una moneta, avendo le mani legate dietro la schiena; staccare con i denti un caciocavallo appeso ad un palo o sospeso ad un filo di ferro;
  • l’albero della cuccagna: bisognava arrampicarsi lungo un alto palo, liscio ed insaponato, in cima al quale erano appesi salumi, salami e formaggi, che sarebbero stati assegnati a chi li avesse toccati per primo (per riuscirci piú facilmente, alcuni sistemavano lungo le cosce, per una maggiore presa, delle lamiere bucherellate;
  • il braccio di ferro e la lotta libera.
  • Svaghi per adulti: scommesse, morra, tòcco, canti e cori, braccio di ferro e giochi con le carte: briscola, calabresella, “frúsce e premèra”, scopa, scopone, sette e mezzo, stoppa, solitario, tressette, tressette a perdere, bocce, “passatella” (patróne e sótta).            

Boys and girls delighted in many play activities, they competed, socialized and spent their time engaged in these activities or simply relaxed, when they were not tasked with school or field work.
The games would always be of the group type competing against each other with very little use of toys or other such objects.

  • Boys’ games: mostly were games of skill, agility, strength, wit, but always involved action.
  • Boys’ toys: mostly were built with whatever materials were at hand such as wood, cane, metal.
  • Girls’ games: imitation of adult tasks, fables, rag dolls, nursery rhymes and spontaneous games.
  • Girls’ toys: small utensils, rags and such.

Entertainment for young adults:

  • Dancing, mostly because it was the only occasion to meet someone of the same age and of the opposite sex.It was mostly family dances, such as weddings, Carnival and the first day of Lent. The music was provided by a small organ or a mechanical gramophone. Those boys that really could dance were noticed by the girls and often were looked upon as real Don Juans.
  • There were Racing games. They were either freestyle or with arms and feet tied up or in sacks, or with a lit candle and a spoon containing an egg or a potato with the spoon handle to be held between your teeth. They raced riding donkeys or on foot with a pole across your back holding pales full of water at either end.
  • There were carnival masks, eating or drinking with the hands tied behind your back, or trying to pluck a hunk of cheese (Caciocavallo) hanging from a pole using only your teeth.
  • The cornucopia pole: one had to climb up a smooth soapy pole. On top of the pole were hung salami and cheese that could be claimed by the person that could first climb high enough the pole to touch them.
  • Arm wrestling and regular wrestling.

Entertainment for grown-ups: betting, “morra” (somewhat akin to rock-scissors-paper, but involved guessing numbers), singing, arm wrestling, card games and bocce.