Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia

Scoparo

Broom maker

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Lavorava anche presso le abitazioni dei clienti, che gli fornivano la materia prima, la saggina (muglierineìe), raccolta in qualche luogo incolto, specie la varietà a ramificazioni molto allungate.

Dava inizio alle operazioni solo se la saggina era al punto giusto di essiccazione (troppo verde marciva, troppo secca si spezzava). Liberatala dal miglio, la legava a mazzo, strettamente ed a piú giri, con una fune. Srotolandola, vi arrotolava, con lo stesso movimento, delle fettucce di salice o di rovo. Distribuiva poi la parte ramificata, creando una spatola trapezoidale appiattita.

A volte, il manico era un pezzo di legno tondo, ben levigato.

Non di rado usava come materia prima anche ginestre (per la pulizia delle strade e delle aie) e pungitopo (frusce), per la pulizia delle botti.

Servendosi di falcetti, forbici, cesoie, palette di ferro, fune e punteruolo, produceva scope, scopini, ramazze, granate e spazzoloni per vari usi.

La sua attività è stata quasi del tutto eliminata dalla produzione industriale.

He would work at the habitations of his clients, that would furnish him the materials needed, sorghum, especially the variety with longer ramifications.

He would only begin if the sorghum was the right amount dry. Having freed it from millet, he would tie it tight in bundles, winding it more than once, at first with a rope, then with the ending part of willow branches or brambles.

Not seldom would he use broom and holly as well.

Using scythes, scissors and shears, he would produce brooms, sweepers, mops and brushes for varied uses.

This trade is almost entirely gone as well.