Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia

Sarta, ricamatrice

Tailor, embroidery

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SARTA/O
Il sarto svolgeva la sua attività solo nella sua bottega, mentre la sarta si recava anche presso le abitazioni dei clienti, a volte per intere settimane, come in occasione di matrimoni, per il completamento dei capi del corredo.
La materia prima era costituita da tessuti per vestiti maschili e femminili; da mussola (tela musullìna) per biancheria intima; da panno e da fustagno (pèddra re riàvele).
Gli accessori (raso o lana per fodere, bottoni, ganci, chiusure-lampo, “ciappe”, clips, stecche per busti, rocchetti di filo (rucchiéll) amido e passamaneria) di solito erano forniti dal sarto o dalla sarta.
Gli strumenti di cui si servivano entrambi erano: modelli in carta, stecca-metro, metro avvolgibile per le misure anatomiche, forbici, gesso, aghi, ditali, filo, ferri da stiro, braciere con carboni quasi sempre accesi, amido, tavolo da taglio, cavalletto e mezzaluna, squadre e cesoie, macchine da cucire a manovella o a pedale, attaccapanni, agoraio.
Misuravano, tagliavano, imbastivano, cucivano, imbottivano, foderavano, creavano e orlavano asole, sistemavano bottoni e ganci, rifinivano e stiravano.
La sarta produceva lenzuoli, tovaglie (mesàle o senale) e tovaglioli (stiaucche), federe e “pannètte”, camicie per maschi e femmine, sottovesti, asciugamani (tuàglie) vestiti, cordoli per la vita (scerúne), copricapi femminili (maccatúre), cuffie, fazzoletti, aggiroletti, copriletti, gonne (hunnèddre), corpetti (vitrevèste), vestiti da sposa.
Il sarto confezionava pantaloni, giacche, panciotti (cammesètte), vestiti interi e berretti (còppele).

RICAMATRICE
Lavorava in casa con delicatezza, pazienza e precisione; e preparava i pezzi piú belli dei corredi (soprattutto in prossimità di matrimoni), realizzando ricami a colore, a rilievo, contornati, in bianco, in perle e coi lustrini.
I materiali di cui si serviva erano: drappi, stoffe, panni, tele, tulle e filo (bianco, colorato, di cotone, lino, seta e refe).
Gli strumenti che utilizzava erano aghi diritti e torti, canovacci, cavalletti, tomboli, telai a cerchi concentrici, uncinetti, forbici, ditali, grilletti, punteruoli, occhialini, crochet (cruscè), fuselli, spolette, passanodi.
Calcava i disegni, ricopiava, tratteggiava, traforava, rapportava e ricamava a cordoncino, a festone, a smerlo, a giorno, a scala, a spina, a fiocchetti, di sbieco, in croce, a punto erba, a punto sabbia, a punto quadrettato, triangolare, stellato. Realizzava foglie, frange, iniziali, monogrammi, retini, figure zoomorfe, angioletti e fiori.
Produceva trine e merletti, ornati su lenzuola, federe, pannetti, aggiroletti, asciugamani, indumenti (corpetti, fazzolettoni per la testa, fazzolettini da taschino, cuffie, biancheria intima), tovaglie da tavola e “centrini”.
La maggior parte del suo lavoro è compiuto oggi da sofisticate macchine o in moderni stabilimenti industriali.

TAILOR
The male tailor would carry his activity on in his workshop, while the female tailor would go to her client’s habitations, sometimes for entire weeks, such as on wedding occasions, to complete the apparel for the trousseau.
The fabric would usually be furnished by the client, while the accessories would be of the tailor. A particular kind of very popular fabric was moleskin, a very resistant fabric.
The female tailor would also produce lingerie for women, aside from other clothes.
The male tailor would stitch together trousers, jackets, vests, suits and berets.

EMBROIDERY
She would work at home with a delicate hand, patience and precision, preparing the most beautiful pieces of the bridal trousseau by knitting relief, framed embroideries, either colorful, white, pearled or glittered.
The materials she would use were: drapes, fabrics, cloth, tulles and white or colored thread; the instruments she would use were: straight and curved needles, canvas, stands, hoop looms, knitters, scissors, thimbles…
She would trace drawings with transparent paper and start work on the embroidery.
All young girls were experts in embroidering, having to prepare their bridal trousseau, but embroidresses would do it as a job for wealthy girls.
Nowadays, most of the work is done by sophisticated machines or in modern industrial facilities.