Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia

Scalpellino

Stonecutter

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Nella sua bottega o presso i cantieri, esposto alle intemperie o al sole, ricavava da pezzi di pietra o di marmo manufatti che richiedevano forza, intelligenza ed abilità manuale (un colpo di martello troppo forte o indirizzato male poteva rovinare il risultato del suo lavoro, scheggiando angoli o asportando piú del dovuto).

La sua materia prima era costituita da massi di pietra di varia natura (calcarea, arenaria, brecciata, ecc…) e da blocchi e lastre di marmo.

Gli strumenti di lavoro di cui si serviva erano martelli, martelline a taglio dentato, mazze e mazzuole a testa concava, a mandorla, a taglio dentato, scalpelli a taglio o a punta (grossa o sottile); cunei e leve; bocciarde, martelli con molte punte (da 20 a 56 sulla testa, quasi a formare una paretina a bugnato); righe di metallo, squadre, compassi, matite e punteruoli per tracciare linee; mole a smeriglio per la levigatura, di varia grana; scartavetrata, pietre pomici, acido e feltro per la lucidatura.

In sequenza, misurava, sbozzava, saponava, sgrossava, squadrava, modellava, segnava, sbocciardava, levigava, rifiniva e lucidava pietra e marmo.

Produceva portali ad architrave e ad arco, riquadri e mensole per finestre e balconi, colonne e pilastri per cancelli e recinzioni, feritoie, pietre per facciate di abitazioni, conci angolari, scale, passamani, chiavi di volta e cordoli per soffitti a botte o a vela o a crociera, capitelli, modanature ed ornamenti architettonici, macine per mulini e frantoi, mulini domestici, stemmi, pietre (anche forate) per parcheggio equini, pestelli, acquai, trogoli (va-v-tu-n) per maiali, vasche per fabbri, strizzatoi per lavatura indumenti, pezzi per marciapiedi.

Mestiere duro, faticoso e spesso monotono, rischioso per la polvere che inevitabilmente si ingoiava e per le schegge che potevano colpire gli occhi, è quasi del tutto scomparso, sostituito da laboratori attrezzati (addirittura computerizzati), che assicurano maggiore rapidità e costi piú contenuti.

In his workshop or on construction sites, exposed to harsh weather or hot sun, he would obtain, from stone or marble, manufactured pieces which would require strength, intelligence and manual ability. His raw materials were boulders, stone blocks and marble slates.

The most important tools of his trade were: hammers, chisels, set squares, compasses, pencils and hole punchers, acid and felt for polishing.

He would create porticos, panes and shelves for windows and balconies, columns and pillars, louvers, staircases, capitels, architectonical adornments, coats of arms and various containers.

A hard and tiring trade, it’s almost entirely gone nowadays.