CAPILLARO
Commerciante girovago, percorreva strade e contrade e visitava quasi tutte le abitazioni per vendere aghi, bottoni, “spagnulètt” e rocchetti (rucchiéll) di filo per cucire o ricamare, nastri (capesciòle) multicolori, elastici (mòll), spille di sicurezza (spingule), ditali (rescetale), “ferriétt” e “spatíne” per capelli, pettini , “pettenéss” e “sprecatúre” di vario genere, fermacapelli, collanine con o senza pendagli e tanti altri piccoli oggetti che servivano alle donne per confezionare indumenti o rattopparli o rimetterli in sesto e per agghindarsi nei giorni di festa.
Girava a piedi, recando sul davanti, sostenuta da una corda o cinghia, una cassetta scoperta e divisa in tanti piccoli comparti, in ognuno dei quali facevano bella mostra di sé gli articoli che offriva, mentre da una delle fiancate pendevano varie cinture (currésce) o bretelle (trand). A volte la cassetta, che apriva e poggiava a terra, era a fisarmonica.
In assenza di moneta circolante, cedeva la mercanzia anche in cambio di prodotti della terra; piú frequentemente, barattandola con gomitolini e matassine di capelli (donde capellàro), tagliati, caduti o strappati dai pettini e pazientemente raccolti e conservati dalle donne durante le operazioni di autopettinatura; e che egli rivendeva ai fabbricanti di parrucche e di cappelli.
Quella del capellàro è un’attività dei tempi andati, oggi non solo del tutto scomparsa ma anche dimenticata: forse ne conserva uno sbiadito ricordo solo qualche persona molto anziana.
OMBRELLAIO
Artigiano solitamente ambulante, carico di ombrelli da riparare o già riparati e da consegnare, passava di casa in casa per chiedere se c’era lavoro per lui. Raccoglieva gli ombrelli rotti e, se non era possibile effettuarne immediatamente e sul posto le riparazioni, li portava nella sua abitazione con angolo bottega o, quando pioveva o faceva troppo caldo, sotto un portico del paese, che, spesso contornato da bambini e curiosi, trasformava in un laboratorio all’aperto.
Servendosi di pinze, tronchesi, martellino, ago, rocchetto (rucchiélle) con filo, filo zincato (fiérre felàte), una forma piccola di ferro per le ribattiture, stecche (generalmente già usate e recuperate), brocchette e pezzi di ricambio (piú di spoglio che nuovi), sostituiva manici, scatti a molla e stecche e metteva toppe sulla tela strappata o logora ed attorno alla parte terminale del parapioggia, cosí opportunamente che sembravano ornamenti.
Il lavoro non era faticoso ma richiedeva attenzione e pazienza. Si guadagnava poco e spesso ci si accontentava anche di un piatto di minestra in cambio delle prestazioni fornite.
Mestiere oggi del tutto scomparso.
HABERDASHER
He was an itinerant merchant, travelling roads and visiting almost every home to sell needles, buttons, spools, coloured ribbons, elastic bands, pins, thimbles, hair clips and accessories, combs, little necklaces with or without pendants and many other small objects that women would need for domestic purposes or to groom themselves in special occasions.
He would wander by foot, taking with him a little open box in which he displayed his goods, and from one side of which, belts and suspenders would be showing. in absence of flowing currency, he would offer his merchandise in exchange for produce of the land, or, more commonly, for locks and tangled balls of cut, fallen, torn away or lost hair, carefully and patiently collected by women, and he would re-sell them to wig manufacturers.
This was a business of times now gone, and is nowadays not only lost, but forgotten as well.
UMBRELLA MAKER
He was usually a travelling artisan, loaded with broken umbrellas to repair, or repaired umbrellas to deliver. He would retrieve broken ones and take them in his habitation with a workshop incorporated, or when he was caught under the rain or hot sun, underneath a town arch or somewhere repaired, which would turn into his little workshop to repair them.
His job was not toilsome but required concentration and patience. He would earn little and would so often content himself with a bowl of soup in repay.
Today his activity has all but disappeared.
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