Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia

Battimulini

Millstone chisler

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Era lo scalpellatore delle macine del mulino, che, con particolari martelline a punta di scalpello o martelli dalle sporgenze piramidali (bucciard), ricostruiva sulle loro superfici contrapposte un manto poroso di scaglie aguzze, indispensabili per ridurre i chicchi di grano e di mais in farina.

Quando le facce interne delle due mole diventavano lisce e levigate, egli sollevava con una gru quella superiore, la spostava e la capovolgeva, liberando anche il piano di quella inferiore. Le risistemava entrambe, usurate dal continuo sfregarsi, ripristinando contemporaneamente le 5 o 6 scanalature leggermente ondulate, disposte a raggiera ed orientate nel senso del moto circolare, necessarie anche per arieggiarle e raffreddarle.

L’operazione, che durava spesso un’intera giornata, doveva essere compiuta generalmente una volta alla settimana (di solito la domenica); piú spesso se il mulino lavorava anche di notte; una volta al mese se esso era meno frequentato.

I mugnai ricorrevano al bocciardatore di professione quando non erano dotati dell’esperienza o della maestria necessarie.

He was the chiseller of the mill’s grinding stones. He used chisel hammers to redo the surface grooves of the grinding stones which were key to turn the cereals grains into flower.           

When the two opposite surfaces of the grinding stones became worn and smooth, he used a crane to lift and turn over the upper stone. Then he put them back together after having cleaned and redone the grooves.                        

This work, which often took the whole day to complete, had to be done weekly.